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Piattaforma che non lamenta il cambio di paese

John45

Member
Ciao,

attualmente risiedo in UK, ma sono italiano.

Sfortunatamente, con la Brexit le cose si sono complicate anche per i conti bancari, quindi credo che non riusciro' a mantenere neanche le mie piattaforme di investimento.
Visto che investo in molti stocks, e' una pena portarli via, ma anche costoso!
Perderei anche il mio tax shelter di molti anni! (20k annui)

Mi chiedo se la cosa migliore non sia registrarmi un account in una piattaforma italiana, che sia IBKR o banca qualunque, e investire sempre da li'.
La ragione per la quale lo chiedo e' dovuta al mio trasferimento in Germania, pertanto, rientro in EU, ma ha radici nel concetto di mobilita', non posso ogni volta trasferire i miei stocks, e' assurdo, peggio nei paesi dove c'e' il tax shelter, se non erro c'e' anche in Italia ma non ne potrei trarre beneficio dovuto alla mia permanenza in Germania.

Ovviamente, fino a 5 anni sara' una residenza temporanea, io ho ancora residenza permanente in Italia, pero' successivamente potrebbe facilmente diventare residenza permanente in Germania, credo che a quel punto dovro' trasferire i miei account in ogni caso...

Cosa consigliate di fare?
 

Tony

Well-known member
Ciao,

attualmente risiedo in UK, ma sono italiano.

Sfortunatamente, con la Brexit le cose si sono complicate anche per i conti bancari, quindi credo che non riusciro' a mantenere neanche le mie piattaforme di investimento.
Visto che investo in molti stocks, e' una pena portarli via, ma anche costoso!
Perderei anche il mio tax shelter di molti anni! (20k annui)

Mi chiedo se la cosa migliore non sia registrarmi un account in una piattaforma italiana, che sia IBKR o banca qualunque, e investire sempre da li'.
La ragione per la quale lo chiedo e' dovuta al mio trasferimento in Germania, pertanto, rientro in EU, ma ha radici nel concetto di mobilita', non posso ogni volta trasferire i miei stocks, e' assurdo, peggio nei paesi dove c'e' il tax shelter, se non erro c'e' anche in Italia ma non ne potrei trarre beneficio dovuto alla mia permanenza in Germania.

Ovviamente, fino a 5 anni sara' una residenza temporanea, io ho ancora residenza permanente in Italia, pero' successivamente potrebbe facilmente diventare residenza permanente in Germania, credo che a quel punto dovro' trasferire i miei account in ogni caso...

Cosa consigliate di fare?
Per tax shelter tu intendi cosa di preciso, il poter dedurre le perdite sugli investimenti dai redditi annuali ? E in Uk sei attualmente resident non domiciled ?

Se apri con IBKR, il regime fiscale segue la tua residenza. Se la cambi, cambia il regime fiscale applicabile. In Germania si applicherà la tassazione tedesca su capital gain, cedole obbligazionarie e dividendi azionari, andassi altrove, si applicherebbe il regime di quel paese, avendo tu l'obbligo di comunicare i trasferimenti di residenza a IBRK.

In Italia puoi chiedere ad alcune banche di aprirti un conto da non residente (finché non portassi la residenza, quella che tu chiami temporanea, in Italia). Finché la porti in giro per il mondo, in Italia ti trattano da lordista, ossia non paghi le tasse su capital gain, cedole, dividendi perché sarai tu responsabile di calcolare e pagare il dovuto al fisco del paese dove hai trasferito la residenza, applicando le regole di tale paese (la Germania o eventualmente altri in futuro)
 

John45

Member
Grazie per la risposta.

Io sono in UK, ho domicilio fiscale qui ma loro non lo chiamano cosi', cioe' non ce l'hanno proprio un nome per quello, gli importa solo che paghi le tasse qui per quanto ne so.

Il problema nasce dagli account ISA che posseggo, che sono degli account separati e privati, nessuno puo' vedere cosa faccio all'interno e sono proprio dei tax shelters.

Il problema e' che andando in Germania, PARE (non sono davvero sicuro) che debba pagare tasse anche da quell'account, ma e' un disastro per me per molteplici ragioni, specialmente per tutte le vendite/compere che ho fatto solo per trasferire i miei posseddimenti da account normali a quelli ISA, e viceversa, anche di piattaforme diverse. Un audit farebbe andare pazzo chiunque e sicuramente commetterei qualche errore...

In ogni caso, cercavo un broker da cui potevo gestire sta faccenda per il futuro, visto che lascio UK, non avro' problemi con ISA etc...
Quindi la vera domanda e' se conviene registrare il mio account IBKR in Italia cosi' nessuno puo' chiudermi la porta in faccia per problemi relativi alla residenza permanente, anche se quella fiscale la devo comunque comunicare a IBKR...
 

Tony

Well-known member
Grazie per la risposta.

Io sono in UK, ho domicilio fiscale qui ma loro non lo chiamano cosi', cioe' non ce l'hanno proprio un nome per quello, gli importa solo che paghi le tasse qui per quanto ne so.

Il problema nasce dagli account ISA che posseggo, che sono degli account separati e privati, nessuno puo' vedere cosa faccio all'interno e sono proprio dei tax shelters.

Il problema e' che andando in Germania, PARE (non sono davvero sicuro) che debba pagare tasse anche da quell'account, ma e' un disastro per me per molteplici ragioni, specialmente per tutte le vendite/compere che ho fatto solo per trasferire i miei posseddimenti da account normali a quelli ISA, e viceversa, anche di piattaforme diverse. Un audit farebbe andare pazzo chiunque e sicuramente commetterei qualche errore...

In ogni caso, cercavo un broker da cui potevo gestire sta faccenda per il futuro, visto che lascio UK, non avro' problemi con ISA etc...
Quindi la vera domanda e' se conviene registrare il mio account IBKR in Italia cosi' nessuno puo' chiudermi la porta in faccia per problemi relativi alla residenza permanente, anche se quella fiscale la devo comunque comunicare a IBKR...
Prova a contattare IBRK e sentire se ti accettano di aprire come italiano residente all'estero.

Tieni conto che in Italia il discorso della residenza "permanente" è poco praticato e conosciuto (è un concetto di origine anglosassone).

In Italia ci sono gli italiani residenti lì e quelli residenti all'estero, salvo pochi casi (tipo la legge varata dal governo Renzi sullo status di residente non domiciliatario per gli italiani che rientrino dopo essere stati residenti esteri da almeno 10 anni)

Se IBRK ti dicesse che è ok, a quel punto hai tu gli obblighi dichiarativi verso lo Stato nei confronti dei quali sei tenuto fiscalmente e in Italia sei "lordista", ossia prendi il lordo, la banca non ti fa da sostituto fiscale dello stato italiano poiché tu sei residente estero e non hai obblighi fiscali in Italia

Altrimenti, che so, Banca Sella ad esempio dovrebbe farlo, Fineco in passato lo faceva (correggetemi voi altri italiani residenti esteri se non fosse più così ed indicate altre banche che facciano altrettanto)
 

John45

Member
Prova a contattare IBRK e sentire se ti accettano di aprire come italiano residente all'estero.

Tieni conto che in Italia il discorso della residenza "permanente" è poco praticato e conosciuto (è un concetto di origine anglosassone).

In Italia ci sono gli italiani residenti lì e quelli residenti all'estero, salvo pochi casi (tipo la legge varata dal governo Renzi sullo status di residente non domiciliatario per gli italiani che rientrino dopo essere stati residenti esteri da almeno 10 anni)

Se IBRK ti dicesse che è ok, a quel punto hai tu gli obblighi dichiarativi verso lo Stato nei confronti dei quali sei tenuto fiscalmente e in Italia sei "lordista", ossia prendi il lordo, la banca non ti fa da sostituto fiscale dello stato italiano poiché tu sei residente estero e non hai obblighi fiscali in Italia

Altrimenti, che so, Banca Sella ad esempio dovrebbe farlo, Fineco in passato lo faceva (correggetemi voi altri italiani residenti esteri se non fosse più così ed indicate altre banche che facciano altrettanto)
Grazie della risposta.

Credo che ci sia il discorso di domicilio e residenza in Italia, ma sono abbastanza arrugginito con questa roba.

Generalmente, non potrei aprire un conto di investimento in un altro paese, di solito chiedono sempre la residenza come primo requisito, pero' in questo caso io ce l'h, ho residenza permanente in Italia.
Cioe', non sto per aprire un conto in Polonia dove neanche ci ho messo mai il piede, quindi dovrebbe andar bene...

La resposabilita' fiscale e' mia, quello e' certo.
 

Tony

Well-known member
Grazie della risposta.

Credo che ci sia il discorso di domicilio e residenza in Italia, ma sono abbastanza arrugginito con questa roba.

Generalmente, non potrei aprire un conto di investimento in un altro paese, di solito chiedono sempre la residenza come primo requisito, pero' in questo caso io ce l'h, ho residenza permanente in Italia.
Cioe', non sto per aprire un conto in Polonia dove neanche ci ho messo mai il piede, quindi dovrebbe andar bene...

La resposabilita' fiscale e' mia, quello e' certo.
Sì, credo tu sia un po' arrugginito, poiché i concetti di domiciled e di resident non sono trasponibili nel diritto italiano da quelli anglosassoni. Da noi domicilio è principalmente il luogo fisico in cui vivi se sei residente in Italia. Al punto che ad esempio, se cambi casa nella stessa città, non devi neanche indicarlo nella tua carta di identità. Resti residente a Firenze e che poi il tuo domicilio sia in Via Dante o in Via Boccaccio non ha rilevanza (salvo l'obbligo di utilizzare il dato vero, se difforme da quello indicato in carta di identità).

Il concetto di residenza permanente è sostanzialmente ignoto al diritto italiano, al punto che se tu sei, come me, un cittadino italiano residente a Malta, per l'Italia tu NON SEI UN RESIDENTE ITALIANO e nella tua carta di identità emessa dall'ufficio Aire della tua città di ultima residenza italiana c'è scritto che tu sei residente a Malta, tal paese, tale via.

Al che, quando vai in banca con la tua carta di identità dove c'è scritto: residente a Malta, e gli dici che sei residente permanente in Italia, loro non ci capiranno niente. Dovrai invece dirgli che sei un cittadino italiano residente in Germania, in Uk, a Malta o dove ti pare e ti apriranno un conto da non residente.

Viceversa, il cittadino del Ruanda che ha la residenza italiana per la banca è residente in Italia e, quando va in banca ad aprire un conto, non potrà aprirlo da non residente perché ha la residenza permanente (che in Italia NON ESISTE COME CONCETTO GIURIDICO) in Ruanda.

Ho speso 10 minuti ad esporre il tutto, non dedicherò altro tempo alla questione, in bocca al lupo ;)
 
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waltermasoni

Moderatore
Membro dello Staff
Grazie della risposta.

Credo che ci sia il discorso di domicilio e residenza in Italia, ma sono abbastanza arrugginito con questa roba.

Generalmente, non potrei aprire un conto di investimento in un altro paese, di solito chiedono sempre la residenza come primo requisito, pero' in questo caso io ce l'h, ho residenza permanente in Italia.
Cioe', non sto per aprire un conto in Polonia dove neanche ci ho messo mai il piede, quindi dovrebbe andar bene...

La resposabilita' fiscale e' mia, quello e' certo.


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